Anche un 15enne arrestato per la morte di Marzia Capezzuti

Il caso Marzia Capezzuti a una svolta: cosa sappiamo finora e chi sono gli arrestati per questa terribile vicenda culminata con la sua morte.

Marzia Capezzuti – Ultimaparola.com

Aveva solo 29 anni e da molto tempo viveva in una condizione di indigenza, causata sia da un’invalidità che dagli abusi che era costretta a subire: a distanza di oltre un anno dalla sua scomparsa, ora ci sono novità importanti sulla vicenda di Marzia Capezzuti. La giovane donna era originaria di Milano, ma per stare vicina al suo fidanzato si era trasferita a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno. Da qui è scomparsa l’8 marzo 2022, senza lasciare tracce.

La morte di Marzia Capezzuti, arrestate tre persone

Marzia Capezzuti – Ultimaparola.com

Per mesi le voci sulla sua sorte si sono rincorse, fino a quando i suoi resti non sono stati rinvenuti in un casolare che si trova tra i territori comunali di Pontecagnano Faiano e Montecorvino Pugliano. Da quel momento in poi, le indagini si sono concentrate verso precise direzioni. Nelle scorse ore, è poi arrivata la svolta, che peraltro era attesa da tempo. Tre sono state le persone tratte in arresto per la morte di questa giovane donna, devono rispondere di omicidio e tortura.

Gli arresti sono stati compiuti dai carabinieri di Salerno: tra di loro c’è anche un ragazzo che ha appena 15 anni. I dubbi su quello che potrebbe essere il movente si stanno dissipando: pare che la giovane donna sia stata assassinata e il suo cadavere occultato, perché le persone con cui viveva dopo la morte del fidanzato intendevano continuare a percepire la sua pensione di invalidità e fare con questa quello che volevano.

La vicenda di Marzia inizia qualche anno fa, quando la donna si trasferisce nel salernitano per seguire un uomo che aveva conosciuto online. Il fidanzato a distanza di un po’ di tempo muore, ma lei resta a vivere coi familiari di lui, finché a giugno 2021 Marzia Capezzuti non risponde più alle telefonate e ai messaggi dei suoi cari. L’8 marzo 2022, il suo telefono diventa definitivamente muto e a quel punto scatta la denuncia, fino al ritrovamento del corpo della donna, a ottobre dello stesso anno. Pochi i dubbi sulla morte violenta della donna, uccisa per strangolamento, e ora i tre arresti che mettono un altro punto fermo alla vicenda.

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