Lutto nel calcio | Infarto fatale, addio all’ex portiere del Napoli

Era cresciuto nella primavera del Napoli, girando poi mezza Italia: infarto fatale per il portiere Domenico Cecere.

Domenico Cecere (screenshot video) – Ultimaparola.com

Un lutto ha colpito nelle scorse ore il mondo del calcio italiano e in particolare il Napoli, la squadra capolista di questo campionato di Serie A: è infatti venuto a mancare, a soli 50 anni, Domenico Cecere. L’ex portiere è rimasto ucciso, stroncato da un infarto. Quando è avvenuta la tragedia, l’ex calciatore ritiratosi da qualche anno si trovava a casa dei suoi genitori, a Carinola.

Domenico Cecere era cresciuto nelle giovanili del Napoli, venendo aggregato come terzo portiere nella stagione 1991-1992 in Serie A: non aveva però mai esordito nel massimo campionato di calcio, venendo poi ceduto al Palermo. Coi rosanero non gioca praticamente mai, ma ottiene la vittoria di un campionato di Serie C1 e nello stesso anno la Coppa Italia di categoria.

Il dramma di Domenico Cecere: addio al portiere che ha girato l’Italia

Da qui inizia la trafila da un club all’altro: Nola, Turris e Bisceglie prima, poi nella seconda metà degli anni Novanta finisce al Pescara, in Serie B.  Da qui passa alla Fermana, dove in Serie C1 gioca una delle sue stagioni migliori, prima di scendere di nuovo più a Sud, a Pescara e da qui tornare a Fermo. Proprio nelle Marche disputa alcuni dei suoi campionati migliori, prima di approdare al Messina, nel 2000.

Dopo aver fatto la spola tra Messina, Treviso e Pescara, arriva finalmente l’acquisto del giocatore da parte dell’Avellino, che sul portiere Domenico Cecere investe molto. Quattro le stagioni da titolare fisso con la squadra irpina, dove resta per cinque stagioni collezionando quasi 150 gettoni di presenza e vincendo anche un campionato sempre di Serie C1, prima di finire alla Cavese prima e al Potenza poi.

Nel 2008, passa al Gela e il 14 dicembre dello stesso anno realizza un gol di testa nei minuti di recupero della partita contro l’Isola Liri, divenendo uno dei pochi portieri professionisti italiani ad aver segnato in carriera almeno un gol. Dal Gela passa al Siracusa, restando in Sicilia, per poi chiudere la sua carriera al Messina, dove già aveva militato qualche anno prima.

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