Giovane cade dal settimo piano e muore: non è suicidio

Giovane muore mentre in casa si festeggiava il compleanno della nonna: si è calato dalla finestra e ha perso l’equilibrio

giovane muore settimo piano
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Una fatalità che distrugge una famiglia. Una vita spezzata per un motivo apparentemente evitabile e ciò fa ancora più rabbia. Vicenza è sconvolta per quanto successo al liceale Roberto Miron, 16enne che martedì scorso è caduto dall’appartamento della nonna, al settimo piano di un palazzo di via Adenauer.

Non si è trattato di suicidio come inizialmente i fatti avrebbero potuto far credere. Roberto non è rimasto neanche vittima di una challange sul web, uno di quei “giochi” estremi che in diversi Paesi ha portato molti adolescenti a sfidare la morte, con tragici epiloghi.

La Procura infatti ha aperto un fascicolo a carico di ignoti ipotizzando il reato di istigazione al suicidio. M non è avvenuto nulla di tutto ciò perché il motivo della morte è solo un incidente.

Giovane muore per recuperare il telefonino: cos’è successo

Il giovane con il resto della famiglia era andato a festeggiare il compleanno della nonna. Era andato in bagno e come in tanti, aveva portato con sé lo smartphone. Smanettando, il dispositivo è caduto dalla finestra, finendo su un terrazzo sottostante.

A quel punto ha preso la decisione che purtroppo si è rivelata fatale. Anziché uscire di casa e chiedere alla vicina di poterlo recuperare, Roberto si è calato. Era anche riuscito a riprendere il telefono, ma nella risalita, secondo gli inquirenti, ha perso l’equilibrio.

Per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare. Siccome l’iniziale pista investigativa aveva imboccato la strada dell’eventuale istigazione al suicidio, il pc, le email e le chat del giovane sono state setacciate dagli organi competenti. In casi del genere si procede sempre in questo modo e manca all’appello delle analisi informatiche solo quel maledetto smartphone troppo danneggiato per poter leggere i dati contenuti.

Ora che la dinamica dei fatti sono comunque più chiari, come scrive Il giornale di Vicenza la Procura della Repubblica ha comunque deciso di attendere ancora per l’archiviazione, aspettando l’esito di tutte le analisi che devo essere svolte, per non lasciare alcun dubbio e fare pienamente luce sulla tragedia.

Mercoledì si sono celebrati i funerali nella chiesa di Sant’Antonio ai Ferrovieri. Un saluto commosso da parte dei compagni di scuola che si sono stretti attorno alla famiglia, proprio nel giorno del compleanno di Roberto.

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