Nada Cella: 27 anni dopo il delitto, la verità mai così vicina

Un’importante svolta nell’omicidio di Nada Cella, avvenuto nel maggio del 1996: 27 anni dopo il delitto, la verità mai così vicina.

Nada Cella – Ultimaparola.com

Ci sono novità importanti in questi giorni che riguardano il caso della morte di Nada Cella, uno dei cold case italiani che fanno discutere a diversi lustri di distanza. La ragazza è morta il 6 maggio del 1996 e il suo corpo privo di vita trovato nello studio di Marco Soracco, il commercialista di Chiavari per il quale lavorava come segretaria.

Notizia di queste ore è che la pm Gabriella Dotto ha chiesto un supplemento di indagini, altri sei mesi, per provare a venire a capo di questo mistero che ha scosso l’opinione pubblica. A dare una smossa in questi ultimi mesi è stata la criminologa Antonella Pesce Delfino, che è stata incaricata dalla famiglia di Nada Cella e non ha lasciato nulla al caso.

Chi ha ucciso Nada Cella: indagini, indagata e nuove testimonianze

L’esperta, infatti, in questi mesi ha ripreso in mano anche vecchi spunti investigativi, dei quali poco o nulla si è parlato all’epoca dei fatti. Tutto questo con l’ausilio dell’avvocata Sabrina Franzone, che è legale della famiglia della ragazza uccisa ormai 27 anni fa. Tra questi dettagli, ci sono degli audio risalenti ai giorni successivi all’omicidio diffusi dagli stessi investigatori.

Grazie alle nuove indagini, si proverà a fare chiarezza sui reperti che erano sulla scena del crimine e che il genetista Emiliano Giardina aveva già analizzato senza alcun esito. Si tratta nello specifico di una camicia che indossava la vittima e di una sedia dentro lo studio, sulle quali sono state trovate tracce di DNA femminile, che però non hanno dato un volto alla donna a cui queste appartenevano.

Al momento, unica indagata per il delitto resta un’insegnante di 53 anni, residente a Boves, in provincia di Cuneo. La donna si è sempre professata innocente e in questi anni tutti gli accertamenti sulla sua persona hanno comunque dato esito negativo. Contro di lei, nelle ultime settimane, c’è anche una testimonianza inedita di una persona che l’avrebbe riconosciuta sul luogo del delitto e che ha confermato sia il giorno che l’ora esatta. Si attendono riscontri alle sue dichiarazioni, intanto la morte di Nada Cella resta ancora oggi un mistero.

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