Quando un caro amico se ne va è sempre difficile fare i conti con la perdita, anche nonostante gli anni che passano.
Ci sono personaggi del mondo dello spettacolo che alla loro scomparsa hanno lasciato un segno su milioni di persone. Soprattutto quando si tratta di figure che si sono distinte per un’attività professionale all’insegna del rispetto degli altri, della gentilezza e della correttezza. Un esempio può essere Piero Angela, venuto a mancare il 13 agosto, che prima di morire ha addirittura scritto una lettera da indirizzare ai suoi telespettatori.
Anche la morte della regina Elisabetta II ha lasciato il mondo affranto, tanto che in migliaia si sono recati alla camera ardente della sovrana che è rimasta sul trono del Regno Unito per 70 anni. Qui da noi, nel piccolo dell’Italia, c’è una figura che ancora oggi viene ricordata con affetto da amici, familiari, colleghi e fedeli fan. Tra questi anche Flavio Insinna, che ha ricordato il caro amico proprio in occasione dello spettacolo tenutosi il 16 settembre a Torino. L’occasione è stata l’inaugurazione del nuovo anno scolastico, con la trasmissione Tutti a scuola.
Siamo qui grazie a lui: le parole di Flavio Insinna
In memoria delle scorse edizioni dell’evento, Flavio Insinna non si è potuto esimere dal mandare un saluto a Fabrizio Frizzi. Scomparso nel 2018 a causa di un’emorragia cerebrale, Frizzi è ancora nel cuore di tutti. Viene costantemente ricordato con affetto dai colleghi, che erano divenuti suoi amici anche nella vita privata. Alla conduzione di Tutti a scuola al fianco di Roberta Rei, Flavio Insinna ha dunque ricordato l’impegno di Fabrizio nell’organizzare le prime edizioni dell’evento.
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“Se Fabrizio non avesse portato avanti per tanti anni con grande passione questo programma, oggi noi non saremmo qui“, ha affermato Insinna. Assieme a Roberta Rei i due hanno poi mandato un messaggio di supporto alla popolazione delle Marche colpita dalla violenta alluvione dei giorni scorsi.
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E hanno condiviso un appello di importanza fondamentale: è necessario non prendere più la questione climatica sotto gamba. Soprattutto visto l’aumento esponenziale dei casi di eventi atmosferici limite che stanno avvenendo negli ultimi mesi.