Chi inventò la penicillina: la storica scoperta proveniente dalle polveri degli archivi

Chi inventò davvero la penicillina? La storica scoperta proveniente dalle polveri degli archivi. Tutti i particolari da non perdere. 

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Alexander Fleming (Foto da Instagram)

Facciamo chiarezza su cos’è la penicillina e sulla sua scoperta. Scientificamente parlando si tratta di antibiotici beta-lattamici prodotti da un particolare fungo. Oggi è disponibile in farmacia e può essere somministrata sia per via orale che attraverso delle flebo sotto pelle.

Chi l’ha scoperta? La risposta più comune è Alexander Fleming – biologo e farmacologo. Fu inoltre anche autore di numerosi testi scientifici ed innovativi. A lui viene attribuita la scoperta della penicillina nel 1928. A tal proposito venne insignito del Premio Nobel per la medicina qualche anno dopo.

Siamo davvero sicuri che la scoperta della penicillina vada attribuita a Fleming? Scopriamo insieme cosa è emerso

In realtà le cose non stanno propriamente così, perché è emerso che non fu Fleming a scoprire questo potente antibiotico. Cosa sta emergendo?

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Vincenzo Tiberio (Foto da Instagram)

A quanto pare c’è qualcosa che non torna, perché Fleming potrebbe non essere lo scopritore reale della penicillina. Ebbene sì, nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Bisogna fare un bel passo indietro nel passato e arrivare al 1895, quando l’italiano Vincenzo Tiberio pubblicò uno studio molto interessante.

Tiberio ben 35 anni prima dello scienziato scozzese, aveva preso in esame il potenziale battericida delle muffe. Ci si chiede, allora, perché non gli venne dato il merito di ciò? L’italiano era in vacanza da uno zio quando si rese conto che le muffe situate sul vecchio pozzo erano la causa del malessere di tutta la famiglia.

Una volta raccolto un campione e portato in laboratorio, osservò e sperimentò. I risultati furono lampanti e sorprendenti. Estrasse, infatti, una sorta di concentrato di quello che oggi è il moderno antibiotico. Allora, però, la sua pubblicazione su rivista non diede i risultati sperati e per questo motivo venne dimenticato.

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Con Fleming, invece, la comunità scientifica cambiò letteralmente registro tant’è vero che nel ’40 si portarono a compimento le prime sperimentazioni che ottennero risultati sorprendenti.

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