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Scoperta straordinaria, dagli scavi emerge un tesoro unico

Pubblicato da
Lorenzo M. Pierini

Una nuova meravigliosa scoperta è emersa nel corso della sesta campagna di scavi: un tesoro unico. Tutti i dettagli.

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Scavo archeologico (Foto Pixabay.com)

Straordinaria scoperta a San Casciano dei Bagni, piccolo borgo in provincia di Siena. Dalla campagna di scavi compiuta presso il santuario etrusco e romano del Bagno Grande sono emersi meravigliosi tesori.

Piscine con acqua calda e curative, terrazze, colonnate, fontane e giochi d’acqua. Era il 2020 quando si cominciò a scavare nell’area del Bagno Grande, a San Casciano dei Bagni.

Nel corso dei primi ritrovamenti, gli archeologi hanno scoperto un santuario con “vasca sacra”, in cui tutti gli anni i pellegrini che arrivavano dall’area in epoca etrusca e romana portavano delle offerte per le divinità.

Durante la sesta campagna di scavi, avvenuta durante questa estate, oltre sessanta esperti di quindici enti di ricerca si sono alternati fra il sito archeologico di San Casciano dei Bagni e il Laboratorio di Restauro della Soprintendenza di Grosseto.

Scoperta straordinaria, emerso un tesoro unico

Gli scavi hanno restituito il perimetro di un grande santuario etrusco e romano. Il santuario si è rivelato molto più grande, con altari, piscine ed edifici sacri.

Scavo archeologico (Foto Pixabay.com)

L’archeologo Jacopo Tabolli, che insegna all’Università degli Stranieri di Siena, ha spiegato.

Un contesto senza uguali in Italia e nel Mediterraneo antico.

Un ritrovamento straordinario

per le dimensioni dell’area del santuario, molto piu’ grandi di quello che potevamo immaginare, con diversi edifici sacri, altari, piscine.

Nel corso degli scavi sono stati trovati degli oggetti molto rari e di elevata qualità, come un utero di bronzo. Tabolli ha raccontato.

Nei santuari etruschi e poi in quelli romani dedicati alla fertilità è frequente trovare uteri in terracotta, mentre in bronzo sono rarissimi.

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Inoltre sono stati trovati un orecchio di bronzo, una gamba e un pene, anche questi di bronzo, nonché oltre tremila monete

uscite dalla zecca di Roma e – ha spiegato l’archeologo – subito portate a San Casciano ad onorare la sacralità del luogo e molto probabilmente i suoi momenti fondativi.

Lorenzo M. Pierini

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Lorenzo M. Pierini