Meduse, quali sono le più pericolose e cosa fare in caso di puntura

Anche nei nostri mari ci sono alcune razzi di meduse piuttosto urticanti. Ecco come risolvere la situazione.

Una spiaggia
Una spiaggia (Pixabay)

Nei mesi estivi, naturalmente, molto persone scelgono le proprie mete vacanziere in località marittime. Certo, è importante anche in questo frangente fare attenzione ad alcune cosette.

Quando si è in ferie, infatti, può capire di trovarsi a contatto con un luogo che non si conosce bene, e, di conseguenza, anche con insetti o animali a cui non siamo abituati ad avervi a che fare.

Fondamentale è quindi fare attenzione e non tenere la testa tra le nuvole, perché i pericoli possono esserci anche in questi caso. Ora, non è nostro lo scopo di procurarvi inutilmente del panico, però, l’accortezza non deve essere un optional.

Proprio per questo motivo, nelle prossime righe, ci piacerebbe sottolineare che persino nei nostri mari ci possono essere dei rischi che non bisogna prendere sottogamba.

Si è già parlato, per l’appunto, delle meduse che popolano le acque e alle quali si dovrebbe tenersi alla larga. In effetti, non è una novità quella che prevede che in alcuni litorali nostrani ci siano queste forme di vita piuttosto fastidiose.

A tal proposito, l’agenzia di stampa denominata Dire ci dà qualche aggiornamento in merito. Sì, perché c’è qualche razza di meduse che, secondo gli esperti, potrebbero essere un’insidia per i bagnanti che si apprestano a fare un tuffo rinfrescante in mare.

Le specie a cui fare attenzione

Anzitutto, vogliamo specificare che la cosiddetta Pelagia noctiluca è caratterizzata dai colori rosa e rosso, da lunghi tentacoli e può essere abbastanza urticante per gli esseri umani.

Rhizostoma pulmo
Un esemplare di medusa Rhizostoma pulmo (Facebook)

Comunque sia, la specie considerata più grande di tutte si chiama Rhizostoma pulmo, è blu o bianca e si aggira solitamente nei pressi del noto comune di Jesolo.

Per fortuna che anche la Cotylorhiza tuberculata, a quanto sembra, non è aggressiva, anzi, probabilmente innocua, anche se l’aspetto può far pensare a qualcosa di minaccioso.

Attenzione, invece, alla Carybdea marsupialis che possiede la forma simile a quella di un ombrello e in questo caso non vi farebbe piacere un incontro ravvicinato dato che è piuttosto urticante.

Così, l’associazione Mare Vivo Onlus ci viene in aiuto, consigliandoci che cosa fa nel momento in cui si capisce di essere stati punti da una medusa.

Dovrete, quindi, lavare bene con l’acqua di mare la parte del corpo interessata e togliere, con la dovuta cautela, tutto ciò che assomiglia a un residuo di tentacolo.

LEGGI ANCHE –> Vecchiaia all’insegna della salute: con questi 8 alimenti diventa possibile

LEGGI ANCHE –> Addio al gran caldo? La fine della siccità è dietro l’angolo. Manca poco!

Infine, non grattatevi la zona colpita, e non medicate con dell’ammoniaca, dell’aceto, o del succo di limone, perché potreste infiammare ulteriormente il tutto.

Impostazioni privacy