Risale a più di 1200 anni fa, la scoperta che cambia il corso della storia religiosa

Gli archeologi, proprio in questo periodo, hanno avuto la possibilità di effettuare dei ritrovamenti davvero importanti.

archeologi
Un gruppo di archeologi (Facebook)

I ricercatori di tutto il mondo, come è ovvio che sia, si prodigano ogni giorno per cercare di scoprire cosa è esistito prima delle nostre generazioni moderne.

Al giorno d’oggi, in effetti, tanti sono ancora i misteri di cui si vuole dare una risoluzione e numerosi gli interrogativi a cui non si è arrivati a una risposta precisa.

Di certo, nel corso del tempo, gli archeologi hanno dato veramente una grossa mano di valore storico a quella che possiamo definire come la consapevolezza di ciò che è accaduto nel passato.

La nostra cultura, come quelle appartenenti a qualsiasi luogo del pianeta, infatti è ricca di storia, e il compito degli archeologi, attraverso scavi e accurate analisi dei siti, è proprio quello di svelare alcuni segreti che affascinano migliaia di persone.

In tal senso, quindi, proprio di recente, si è data la notizia di un’ennesima scoperta molto importante caratterizzata, per l’appunto, da una rilevanza straordinaria. Non capita tutti i giorni, infatti, di imbattersi in qualcosa di questa tipologia.

Vediamo, allora, nelle prossime righe, di che cosa si tratta, provando a rendere l’idea del ritrovamento in questione. Innanzitutto, però, vogliamo sottolineare, che i resti non sono stati trovati in Italia, bensì all’interno del deserto di una città beduina.

I particolari dei ritrovamenti

Probabilmente, la cosa ha destato molto ma molto interesse non soltanto agli addetti ai lavori, bensì anche a tutti i semplici appassionati.

Negev
Uno scorcio del deserto di Negev (Facebook)

In particolare, si tratta di Rahat, una città appartenente allo Stato di Israele, fondata intorno agli Settanta e che attualmente dovrebbe contare più di 50 mila abitanti.

E, come si accennava poche righe fa, la scoperta è avvenuta in un deserto, per la precisione, quello di Negev, un luogo davvero suggestivo soprattutto per gli incantevoli panorami lunari.

Ebbene, proprio in questo territorio, gli archeologi israeliani hanno potuto ritrovare i resti di una moschea che, stando alle riflessioni degli esperti, dovrebbe risalire a ben 1200 anni fa.

Inoltre, la recente scoperta è eccezionale soprattutto per il carattere vetusto delle rovine in questione. Fino ad ora, infatti, in quelle zone non era mai stato visto niente di altrettanto antico.

LEGGI ANCHE –> Estratto conto, così falsificano l’identificativo della chiamata: come fare per evitare la truffa

LEGGI ANCHE –> Autostrade: brutte notizie per gli automobilisti. Scattano i rincari

Infine, i resti dovrebbero persino rimarcare il passaggio dalla religione cristiana all’islam. I ricercatori, quindi, hanno individuato il cosiddetto mihrab, cioè il punto adibito alla preghiera posto in direzione de La Mecca.

Impostazioni privacy