Johnny Dorelli, “Io cattivo padre?” L’assurdo difetto che lo penalizzava sempre

Probabilmente molti non sanno che, in passato, l’artista milanese ebbe qualcosa che gli creò un problema di non poco conto.

Johnny Dorelli
Johnny Dorelli, showman (Facebook)

Johnny Dorelli, classe 1937, è di certo un uomo di spettacolo che, nel corso del tempo, ha inanellato diversi successi. La sua carriera, infatti, cominciò all’incirca negli anni Quaranta ed è poi proseguita, regalandogli tante soddisfazioni.

In qualità di musicista, quindi, agli inizi si formò in una importante scuola statunitense. Finita l’esperienza americana, quindi, venne notato anche in Italia, e in questo frangente, si legherà in seguito all’etichetta CGD di Teddy Reno.

Tanti, quindi, gli interessanti brani che ha interpretato e che ormai fanno parte della storia della Canzone italiana. Per esempio, per amore di sintesi, possiamo almeno ricordare Nel blu dipinto di blu, L’immensità, Lettera a Pinocchio, Parla più piano, e via discorrendo.

Insomma, si tratta di un percorso artistico davvero notevole, di sicuro non praticabile da tutti, ma che lui, un giovane di nome Giorgio Guidi, originario di un comune della provincia di Monza e Brianza, è riuscito a compiere in maniera eccellente.

La sua discografia e la sua filmografia, quindi, sono davvero lunghe e ci fanno capire come abbia potuto entrare nel cuore del Paese grazie al suo talento e alle sue doti straordinarie.

Tutto questo, quindi, è raccontato in un’autobiografia con la quale si è voluto spiegare, almeno in parte, ciò che questo showman ha affrontato nella sua vita.

Il libro in questione, per l’appunto, si intitola, Che fantastica vita, e si tratta della prima volta in assoluto in cui ha scritto nero su bianco, insieme con Pier Luigi Vercesi, la sua incredibile esperienza.

L’ostacolo di Johnny

Al giorno d’oggi, tra l’altro, Dorelli si definisce una persona felice e soddisfatta di questo iter artistico nel quale ha sempre fatto ciò che riteneva più appropriato.

Johnny Dorelli
Dorelli in uno scatto di anni fa (Facebook)

In questo testo, quindi, vengono riportati numerosi aneddoti intriganti, gli incontri eccezionali, come, per esempio, per citare un paio di nomi, Joe Barbàra e Lucky Luciano.

Tuttavia, sottolineiamo almeno un grande ostacolo che ha desiderato riportare su queste pagine. Si trattò, peraltro, di un difetto di pronuncia, per la precisione la erre moscia che gli diede qualche problema a farsi accettare nell’ambito discografico.

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Non essendoci logopedisti, all’epoca, dovette farsi aiutare da degli attori esperti grazie a dei trucchetti che gli avrebbero insegnato a pronunciare nel modo giusto questa lettera. Naturalmente, poi, Johnny si sofferma anche sulle vittorie sanremesi, e su tanto altro ancora.

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