La Rai multata, ha pagato caro il monologo di Luciana Littizzetto. La comica invitava i telespettatori ad astenersi dal voto di domenica 12 giugno.
Non ci hanno messo molto a redarguire Luciana Littizzetto tramite la Rai multata È stata presa visione del suo monologo enunciato poco tempo fa al programma in cui è ospite fissa. Che tempo che fa si è reso protagonista di una escalation da parte della comica torinese.
Sempre ribadendo il fatto che il conduttore Fabio Fazio è all’oscuro del contenuto dei discorsi di Lucianina, il dito è stato puntato sulla Littizzetto. A tutti e ben noto come la piccola laureata in lettere, sorprende ogni fine settimana con le sue missive.
Questa volta, a sorpresa, Luciana ha preso di mira proprio il Referendum del 12 giugno. Senza peli sulla lingua nei monologhi diretti che tiene all’interno della trasmissione, Luciana ha consigliato vivamente a chi fosse in collegamento televisivo a non presentarsi alle votazioni.
Ha detto le sue ragioni e sembrava fosse tutto finito lì. La verità e che la Agcom se l’è legata al dito. L’autorità che protegge la comunicazione orale televisiva ha dovuto multare la simpatica comica mediante l’azienda per cui lavora. Mamma rai ha dovuto subire uno smacco.
Di sicuro la Littizzetto sapeva benissimo che il suo discorso non sarebbe potuto passare inosservato. Intanto come sempre quello che aveva da dire lo ha denunciato e anche apertamente. Il nutrito gruppo di spettatori ha recepito il messaggio.
In una nota inviata alla Rai, si sottolinea che si è violato un codice della legge. I discorsi e le preferenze politiche devono essere fatte in una sede apposita. Infatti proprio le due enti televisive, nazionale e commerciale riservano uno spazio apposito per i politici e i loro comizi.
In questo caso la legge violata è stata quella della par condicio. Nel senso che dopo il discorso di Lucianina non c’è stato nessuno che abbia potuto far rivalere una preferenza contraria. Doveva essere in presenza anche un bastian contrario.
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Ormai il danno è stato fatto ma la Rai fa sapere che prenderà premura di ripristinare ben presto tutta la situazione. Anche se il tempo rimanente è troppo poco è giusta la sentenza dell’Agcom.
