In diretta da Agorà, “I sindaci in prima linea”: c’è ancora speranza. Un messaggio di accoglienza per i profughi dell’Ucraina.
Come ogni mattina, ritorna anche oggi il consueto appuntamento con Agorà Extra condotto dal giornalista Senio Bonini. Nella puntata ampio spazio è stato dedicato ad una tematica molto importante e preoccupante, ossia l’aiuto e l’assistenza dei profughi in arrivo dall’Ucraina.
Tanti i collegamenti con i corrispondenti da Kiev e dalle città colpite dai bombardamenti. Tra gli ospiti della puntata: il giornalista Carlo Cambi, la scrittrice Federica Fantozzi, il dott. Luigi D’Angelo per la Protezione Civile e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci.
Agorà, arriva il messaggio di solidarietà da parte dei sindaci delle città italiane
Come dicevamo in precedenza grande spazio della puntata di giovedì 17 marzo è stata dedicata alla guerra ancora in corso tra Russia e Ucraina e in particolar modo a quelle che sono le conseguenze di questo atroce conflitto.
Si parla di profughi, di famiglie distrutte, di bambini. Si parla di quanti hanno lasciato la loro terra per cercare salvezza altrove: in Italia e in tutta Europa. Sono momenti molto difficili e duri da gestire per tutti.
L’accoglienza dei profughi in Italia è il tema cardine della puntata e i sindaci di diversi paesi italiani hanno mostrato sin da subito grandissima solidarietà. Siamo tutti coinvolti in egual maniera in questo momento di crisi generale.
Molte donne con bambini, costrette a lasciare l’Ucraina e i loro mariti in guerra sono state ospitate in Italia da tante famiglie che hanno aperto non solo la porta di casa, ma anche il loro cuore.
Importante l’intervento di Matteo Ricci, sindaco della città di Pesaro gemellata con Kharkiv. Il primo cittadino ha espresso la sua opinione circa l’accoglienza, spiegando quanto sia importante svolgere in parallelo anche un lavoro di integrazione.
Parole molto importanti le sue che evidenziano quanto questa tematica sia molto importante e purtroppo ancora sottovalutata. Matteo Ricci ha concluso il suo intervento ribadendo che i sindaci sono in prima linea e non si tirano indietro dinanzi a nessuno. Al contrario.
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Ha posto l’accento, però, su un problema molto importante e cioè che per far sì che che ci sia la giusta integrazione e il giusto apporto occorrono i fondi sufficienti per poter intervenire. In questo serve l’aiuto dello Stato.