Svolta Green Pass, l’ipotesi più plausibile dopo il 31 Marzo: parla il Ministro

Il Green Pass verrà abolito? Questa sta diventando una ipotesi sempre più concreta. Dopo due anni di pandemia, scopriamo cosa succederà prossimamente 

Green Pass
Green Pass (instagram)

L’abolizione del Green Pass comincia a diventare una ipotesi sempre più concreta. A confermarlo è stato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. “Fortunatamente i dati della pandemia ci dicono che siamo in una fase positiva, ma il virus c’è ancora e dobbiamo fare un ultimo sforzo per portare il Paese fuori da questa situazione e l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 va in questa direzione” ha spiegato Costa a Radio Anch’io su Rai Radio 1.

Green Pass: la proposta di abolizione dopo il 31 marzo

L’abolizione del Green Pass potrebbe essere una cosa positiva per tanti versi, ma anche negativa: ad esempio, sarebbe un lascia passare non indifferente per i nov-vai.

LEGGI ANCHE –> Gf Vip 6 LIVE: l’attore torna in Casa. Si vota per il secondo finalista

Dopo il 31 marzo, quando scadrà lo stato d’emergenza, credo che sia uno scenario possibile, dobbiamo completate la somministrazione delle terze dosi ma con questo ritmo per marzo potremmo aver finito e così si potrà aprire uno scenario con meno misure restrittive“.

Per quanto riguarda l’obbligo del Green Pass per i lavoratori in smart working, la norma primaria prevede l’introduzione dell’obbligo vaccinale, in modo particolare per gli over 50. “I controlli sono un’operazione più complicata rispetto alle verifiche sui luoghi di lavoro ma non escludo che ci possano essere. Ad oggi a chi non si vaccina sono precluse anche altre attività, come i trasporti, i ristoranti o i cinema. Quindi c’è anche un altro modo per controllare chi non è vaccinato” ha continuato così Costa.

LEGGI ANCHE –> Belen Rodriguez, il cambiamento per il ritorno in tv

Infine, ha fatto un conteggio di quelli che sono i vaccinati e quelli che ancora non si sono sottoposti al vaccino. “Sono circa 1,2 milioni gli over 50 non ancora vaccinati, di cui 500 mila lavoratori” conclude così ai microfoni della radio.
Impostazioni privacy