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Colesterolo alto, scoperta agghiacciante per i ricercatori: “Non fatelo è rischioso…!”

Pubblicato da
Chiara Longo

In questo periodo è stata divulgata un’altra ragione che potrebbe determinare l’elevata presenza della sostanza lipidica nel nostro corpo.

laboratorio
Una ricercatrice in laboratorio (Pixabay)

Innanzitutto, vogliamo soffermarci proprio sul significato e di che cosa si intende per colesterolo. In particolare, si tratta del grasso che si trova nel sangue e che viene originato proprio dal nostro organismo.

In sostanza, quindi, la maggior parte della percentuale è prodotta naturalmente, e il resto si acquisisce attraverso il cibo che si mangia. Così, non bisogna dimenticare che la suddetta sostanza lipidica è presente nel corpo per assolvere a delle funzioni importanti.

Per la precisione, per fare solo qualche esempio, possedere una quantità idonea di colesterolo permette in maniera adeguata di effettuare efficacemente il processo di digestione e la sufficiente produzione di vitamina D che, a sua volta, in primis, protegge il sistema immunitario.

Tuttavia, come è facile intuirlo, è necessario che il colesterolo rimanga controllato per evitarne un’eccessiva elaborazione. In effetti, se si dovesse arrivare a una soglia troppo alta, si potrebbe rischiare di incappare in qualche malattia cardiaca.

Per di più, non è possibile stabilire l’elevata quantità dello stesso senza un esame del sangue, poiché non ci sono sintomi che possono indicarci questa disfunzione. Di certo, peraltro, ci sono delle cause già conosciute da molti che possono fare scaturire l’anomalia in questione.

Il motivo di una percentuale elevata

Possiamo, infatti, menzionare, a tal proposito, la condizione di obesità o anche semplicemente un certo sovrappeso corporeo. E, non solo, ribadiamo anche che persino il fumo può sicuramente agevolare la condizione di cui stiamo trattando.

Università Federico II di Napoli (Instagram)

Tuttavia, in realtà, c’è un’altra abitudine che potrebbe farci incorrere in una massiccia presenza di colesterolo. Una recente ricerca, infatti, condotta dall’Università Federico II di Napoli, ha spinto a credere che ci sia una terza ragione dovuta a questa spiacevole irregolarità.

Ebbene, secondo i ricercati dell’ateneo di cui sopra, pare proprio che anche mangiare in maniera frettolosa possa fare aumentare i livelli del colesterolo.

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In parole povere, quindi, non è ritenuta una pratica sana ingurgitare troppo velocemente un pasto. Insomma, se ci mettete circa un quarto d’ora a terminare ciò che avete nel piatto, sappiate che potreste avere delle conseguenze negative.

Chiara Longo

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Chiara Longo