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Cronaca

Saman Abbas, si batte una nuova pista: indiscrezioni clamorose sul padre latitante

Pubblicato da
Marco B.

Nuove indiscrezioni sul caso Saman Abbas, la giovane ragazza pakistana sparita lo scorso 30 aprile

Novellara
Novellara (Foto dal web)

Ha destato l’interesse di tutta Italia la storia delle 18enne di origini pakistane, Saman Abbas. Era scomparsa lo scorso 30 aprile a Novellara, vicino Reggio Emilia, con i genitori che erano prontamente fuggiti in Pakistan. A fine settembre è avvenuto il rinvenimento da parte degli investigatori di due sacchi contenenti resti di natura organica compatibili con la vittima. Ciò potrebbe forse rappresentare un punto di svolta per comprendere almeno dove sia stato portato il corpo della ragazza.

Il padre di Saman Abbas non si nasconde. Il racconto dei testimoni

Interpol (Foto dal web)

Dietro l’omicidio di Saman starebbe il suo rifiuto di rassegnarsi ad un matrimonio combinato con il cugino. Secondo gli inquirenti una pista probabile andrebbe ricercata proprio nel cosiddetto omicidio “d’onore”. La 18enne aveva infatti una relazione con un connazionale e non voleva piegarsi alle imposizioni tribali della famiglia. Per questo è stata uccisa e fatta a pezzi, trasportati a Guastalla.

Shabbar Abbas è il nome del padre della vittima, mentre la madre è Nazia Shaheen. Tornato in Pakistan non si è affatto dato alla macchia, girando liberamente nel suo paese. Alcuni testimoni, come raccontato da uno di essi durante la trasmissione Quarto Grado, l’avrebbero visto girare ubriaco e recarsi nelle sue proprietà agricole.

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Shabbar Abbas si sarebbe inoltre resto protagonista di numerosi episodi riprovevoli nei confronti dei suoi dipendenti. Oltre alle condizioni misere di lavoro, infatti, sarebbe solito alle minacce e alle molestie nei confronti delle spose dei suoi “schiavi”, come li definisce la fonte di Quarto Grado.

Quando era in Italia, del resto, non erano mancate pesanti minacce anche nei confronti di Saqib Ayub, il fidanzato della vittima. Ayub, non a caso, si è detto preoccupato dell’incolumità dei propri genitori, che vivono in Pakistan.
Tutta la famiglia di Abbas è sotto i riflettori degli inquirenti. Lo zio di Saman, Danish Hasnain, è infatti in carcere, come Ikram Ijaz, cugino della vittima. Un altro cugino, Nomanhulaq Nomanhulaq, è ricercato dall’Interpol.

Marco B.

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