Allerta alimentare, ritirato dal commercio prodotto a rischio. Il richiamo del Ministero

Si raccomanda di non consumarla, qui i dettagli sul prodotto a rischio.

Porchetta
Fonte immagine Pixabay

Protagonista di questa vicenda è stato lo stesso produttore della Porchetta Igp di Ariccia. Nelle scorse ora ha disposto il richiamo in merito all’affidabilità e commestibilità del prodotto in via precauzionale. Da quello che si sa infatti l’alimento da banco sarebbe stato contagiato da Listeria Monocytogenes.

La Listeria monocytogenes è un batterio che di per sé presenzia in natura e può contaminare, nell’arco della sua vita, diverse tipologie di alimento. Tra i vari prodotti acquistabili che sono maggiormente a rischio di contaminazione compaiono: i latticini, le verdure e le carni poco cotte, come nel caso della Porchetta Igp di Ariccia.

Le cause che questo batterio potrebbe scatenare, nel caso in cui l’alimento venga consumato anche se vivamente sconsigliato, sono perlopiù forme che vanno ricollegate alla disintossicazione alimentare.

Nel migliore dei casi, che per fortuna coincide anche con la maggior parte di essi, l’indigestione si manifesta nel giro di poche ore dall’assunzione del prodotto e come unico effetto collaterale si ha la diarrea. Al contrario, nei casi più singolari, il batterio può comportare lo sviluppo di encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi.

Qui alcuni dettagli per riconoscere il prodotto

La Porchetta Igp di Ariccia segnalata e presente in commercio si presenta tagliata a fette sottili e sigillata in una confezione sottovuoto con il marchio FA.LU.CIOLI srl. L’alimento a rischio è stato prodotto nel proprio stabilimento, Via variante di cancelleria ad Ariccia, nella capitale italiana, Roma.

Porchetta Ariccia
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Ogni singolo involucro contiene all’incirca 180 grammi del prodotto, in merito al lotto interessato dal provvedimento possiamo affermare che è il numero 270721 che riporta come data di scadenza, o termine massimo di conservazione consentito, fissato al 25 ottobre 2021.

A lanciare un richiamo nazionale è stato il Ministero della Salute che, una volta entrato a conoscenza dei fatti, ha disposto il seguente annuncio. “Al fine di garantire la sicurezza dei suoi consumatori, si raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto con medesimo lotto di appartenenza, di non consumarlo e di riportarlo al punto vendita”.

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Tutti coloro che avessero acquistato il prodotto contaminato verranno rimborsati dal punto vendita di acquisto.

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