Nel 2014 un informatore anonimo segnalò la presenza di un qualcosa di sconvolgente in merito al caso di Denise Pipitone. Le domande restano.
Nei mesi scorsi si era fatto un gran parlare del caso di Denise Pipitone. Poi è calato il silenzio mediatico sulla vicenda. E sarà così almeno fino a quando non verrà fuori un ulteriore dettaglio in grado di suscitare interesse e clamore. Nel frattempo le indagini vanno avanti, dopo che la Procura ha disposto la riapertura dell’inchiesta volta a scoprire cosa sia successo alla bambina sparita di casa il 1° settembre 2004.
Sono tanti i dubbi che riguardano la scomparsa di Denise Pipitone. Come ad esempio il fatto che certamente qualcuna l’abbia portata via, ed in pieno giorno, in una strada chiusa e poco trafficata.
Segno che, per agire così, doveva trattarsi probabilmente di qualcuno che la famiglia della bambina doveva conoscere. Questo sembra essere una convinzione anche di Piera Maggio e di Giacomo Frazzitta, rispettivamente la madre di Denise Pipitone e l’avvocato della donna.
Nei mesi scorsi aveva parlato anche Maria Angioni, primo degli oltre dodici pm che hanno presieduto le indagini in questi 17 anni, fra mille problemi, ostacoli, impedimenti ed anche episodi di omertà.
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Il caso di Denise e quei dubbi sulla bara bianca
La donna adesso fa altro, lavorando sempre nell’ambito della giustizia, in Sardegna. Lei si era detta certa del fatto di sapere che Denise sia viva e del tutto ignara di chi sia veramente.
La Angioni ha anche ricordato un fatto accaduto nel 2014 e che riguardava una segnalazione alquanto macabra.
Venne fatta presente, da un informatore anonimo, la presenza di una bara bianca nei pressi di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, dove Denise viveva. Si trovava in un casolare di campagna in contrada Ferla.
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E la Angioni ancora si chiede se si trattasse di un depistaggio oppure di uno scherzo maligno. O anche di una sorta di intimidazione, un avvertimento.
La donna si chiede anche se quell’anonimo che segnalò la cosa abbia visto ai tempi qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Fatto sta che, dopo di allora, dell’episodio non si è più saputo niente.