Denise Pipitone, Piera Maggio affranta dal dolore: “Il tempo non sempre aiuta”

Il caso Denise Pipitone continua a tenere banco, la madre Piera Maggio affranta da un dolore infinito, ecco che cosa ha detto.

Denise Pipitone, Piera Maggio affranta dal dolore
Denise Pipitone (foto dal web)

Il caso Denise Pipitone continua a far parlare di sé. La triste vicenda va ormai avanti da 17 anni ma la madre Piera Maggio sembra non voler demordere nel cercare sua figlia scomparsa tragicamente. Le sue ricerche vanno avanti senza frutto per il momento.

La donna ha aperto anche un sito chiamato www.cerchiamodenise.it che serve proprio per segnalare delle eventuali informazioni o segnalazioni sulla piccola Denise. Nel sito sono presenti anche diverse informazioni sull’ormai ragazza, che al momento avrebbe 21 anni.

La magistratura, negli scorsi mesi, ha deciso di riaprire il caso e iniziare ad indagare nuovamente sulla vicenda. Al momento, però, non sono ancora stati fatti grossi passi in avanti. A marzo, una segnalazione di una ragazza in Russia sembrava corrispondere ai tratti di Denise, ma alla fine si è rivelato tutto un buco nell’acqua.

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Denise Pipitone, ecco che cosa ha detto la madre Piera Maggio.

Fin dall’inizio delle indagini, i primi sospetti si sono sviluppati intorno ad Anna Corona, ex moglie del padre di Denise, e Jessica Pulizzi, figlia di Jessica e sorellastra di Denise. Ancora oggi, gli inquirenti mostrano dei dubbi sulle due donne ma per il momento sono ritenute innocenti.

Piera Maggio sta continuando la sua incessante ricerca attraverso diversi appelli sui Social e sui siti ufficiali. Ecco cosa ha detto nell’ultimo messaggio:

“Il tempo non lenisce il dolore, impari solo a convincerci… e non sempre riesce bene”.

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Anna Corona, recentemente, si è confessata a Quarto Grado. La donna ha ribadito per l’ennesima volta di essere innocente e che queste indagini hanno colpito negativamente lei e sua figlia in maniera ingiusta. La risposta di Piera Maggio non è tardata ad arrivare:

“Gli alibi di Jessica Pulizzi durante il processo non hanno trovato alcun riscontro. Persone centrali nel caso sono prossime alla santificazione”.

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