In occasione dei recenti festeggiamenti per il suo compleanno Lino Banfi racconta l’inizio della sua carriera.
Neanche sulla propria data di compleanno si può essere certi, questo è il caso dell’attore pugliese Lino Banfi che pur essendo nato il 9 luglio è stato registrato all’anagrafe dai suoi genitori qualche giorno dopo, ovvero l’11 luglio. Quale buona occasione per organizzare dei festeggiamenti bis ogni anno?
Per l’ultimo compleanno, Banfi ha deciso di raccontare in un’intervista come tutto ebbe inizio, parlando della sua carriera e del suo personaggio comico. Le sue prime avventure come attore risalgono all’età di 13 anni, quando Lino Banfi era in seminario. Qui racconta che gli veniva chiesto di interpretare delle figure sacre ma con uno scarso risultato dato che, tutti gli spettatori, non facevano che ridere ogni volta che Lino entrava in scena.
In questo periodo Banfi ha appurato che la sua strada sarebbe stata la recitazione, perché tutto era naturale e mai forzato, come se fosse stato cucito sulla sua pelle. Al contempo Lino stava maturando la decisione di lasciare il seminario anche se questa scelta non è stata per nulla semplice.
“Quando ho lasciato il seminario piangevo” queste le parole dell’attore che ha scelto di abbandonare una via ben diversa da quella che sarebbe stata poi la sua strada nell’ambito professionale.
Il commento dei critici sulle performance di Lino Banfi
Fin dal suo esordio nel mondo della recitazione Lino Banfi ha raccolto solo commenti positivi. Il comico afferma che “Di me i critici dicevano che non dovevo neanche sforzarmi a recitare. Perché tanto facevo ridere lo stesso”. Una grande dote innata che in pochi possiedono. L’opinione da parte dei critici andava a confermare che l’intuito e la decisione presa da Banfi qualche anno prima era stata la cosa giusta da fare.
LEGGI ANCHE -> Mara Venier e quel grande dolore che nessuno conosce: Mai dimenticato;
LEGGI ANCHE -> Gemma Galgani svela come stanno realmente le cose: un’amicizia speciale
Ad oggi, Lino Banfi può solo gioire dei traguardi raggiunti. Per restare in tema di attualità e del mondo degli Europei 2020, il comico chiude la sua intervista votando Francesco Totti come il miglior calciatore dal punto di vista attoriale. Rivede in lui la sua stessa simpatia spontanea e naturale.