Scuola, meno soldi per i docenti vaccinati: caos per la “trattenuta Brunetta”

Scatta il provvedimento di chiarimento sulla scrivania del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, sull’argomento docenti vaccinati: la situazione

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Stefania Pisani (@stefi_pisani)

Nonostante le difficoltà legate al Covid-19 da un punto di vista sanitario, per l’insostenibilità ospedaliera, al treno dei problemi in Italia si aggancia anche il “vagone”, scuola. L’avviamento della campagna di vaccinazione del personale scolastico ha fatto sorgere più di qualche dubbio sulla condizione salariale prevista dalla “legge Brunetta” di qualche anno fa.

Non scatta alcuno “sconto” per il corpo docenti, una volta richiamato all’attenzione del centro di smistamento vaccini. Il governo, al momento, non prevede alcuna chiusura d’occhio per la tanto attesa iniezione. Per insegnanti e personale Ata, dunque si può ricorrere al permesso retribuito o alla cosiddetta malattia non retribuita, per andare incontro ad un diritto civico.

Il personale scolastico dovrà spendere dunque permessi retribuiti o malattie che prevedono sia per i vaccini, che per i casi di febbre alta, la cosiddetta “trattenuta Brunetta”

LEGGI ANCHE —–> Allarme Covid: Pregliasco prevede fino a 40mila contagi giornalieri

Scuola, la protesta dei docenti e le richieste di chiarimento all’indirizzo del Ministro dell’Istruzione

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Vittoria Casa (@vittoriacasa_camera)

Nonostante la campagna vaccinale, la scuola e il personale addetto stanno riscontrando enormi difficoltà da un punto di vista contrattuale, in occasione della sottoposizione all’iniezione. In caso di febbre alta o degenza post-vaccino, per legge è necessario ricorrere alla malattia.

Permessi e ferie dunque per recarsi all’appuntamento previa prenotazione. Un argomento che ha fatto infuriare alcuni docenti, andati incontro al taglio di stipendio per raccogliere un diritto alla vita. La professoressa Elena Sarsino ad esempio ha dovuto chiedere malattia per due giorni, successivi alla vaccinazione per febbre alta. Vaccinata, ma mazziata dal governo, la cui legge per le malattie statali prevede la decurtazione salariale dallo stipendio mensile, ovvero la “trattenuta Brunetta”

Ennesima sottolineatura ad opera della maestra della scuola dell’infanzia, Eleonora Saviano, che ha dovuto intaccare più giorni della settimana, siccome il solo sabato è previsto come giorno di ferie settimanale.

LEGGI ANCHE —–> Dramma sui binari, 87enne muore travolta da un treno

All’indignazione dei docenti è sopraggiunta quella dell’onorevole, Vittoria Casa del M5S, che ha sollecitato il ministro Bianchi a prendere in esame il permesso “ad hoc”. Una franchigia attuata per giustificare i giorni d’assenza previsti dalla campagna di vaccinazione, senza intaccare lo stipendio

 

Impostazioni privacy