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Nuovo DPCM, ecco la bozza e le nuove decisioni del governo Draghi

Pubblicato da
Emanuela Toparelli

Le nuove decisioni del governo Draghi sono volte ad evitare un altro lockdown totale: la bozza del nuovo Dpcm di marzo conferma il sistema a zone a partire da lunedì. Ecco quali saranno le novità. 

Nuovo dpcm governo draghi
Mario Draghi (Getty Images)

Il Consiglio dei Ministri sta lavorando alla bozza del nuovo Dpcm, che verrà firmata prima del 5 marzo. Finora, quel che è sicuro è che non ci saranno variazioni nelle restrizioni e nessun allentamento.

L’obiettivo delle misure di contenimento è proprio quello di evitare la necessità di un secondo lockdown totale. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato ieri le sue preoccupazioni in merito al mese di marzo: la curva epidemiologica non permette di considerare alcun allentamento. La presenza delle nuove varianti di Coronavirus, specialmente in Lombardia, può portare a variazioni nella suddivisione dei colori delle regioni.
Sono sempre di più le zone del Paese che si tingono di rosso e arancione scuro. A partire da sabato, è prevista zona rossa per le provincie di Pistoia e Siena e zona arancione scuro per quella di Bologna.

Le novità del nuovo Dpcm del governo Draghi: ecco cosa cambierà

Mario Draghi (Getty Images)

Il nuovo Dpcm sarà valido dal 6 marzo al 6 aprile. La giornata di ieri ha visto un incontro tra i vertici di Governo e Regioni, tra i quali il Ministro Speranza e la Ministra degli Affari regionali e delle autonomie Mariastella Gelmini.

Tra le novità riguardanti i colori delle regioni, d’ora in avanti le restrizioni entreranno in vigore dal lunedì e non più dalla domenica.
Il governo si impegna ad adottare una comunicazione più tempestiva con il territorio in merito ad eventuali decisioni e cambiamenti. Si cercherà di evitare un nuovo caso “impianti da sci”.

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In dubbio anche la riapertura dei luoghi di cultura: il Ministro Dario Franceschini chiede di riaprire cinema, musei e teatri dal 27 marzo, data simbolica in quanto giornata mondiale del Teatro. Le principali incertezze riguardo queste riaperture e quelle delle scuole è la maggior contagiosità delle varianti.

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha parlato di alcuni passi avanti ma chiede di accelerare i vaccini in modo che alcune attività possano riaprire in sicurezza.
Il governatore lombardo Attilio Fontana ha avanzato la richiesta di far arrivare più vaccini nelle zone dove il virus è in crescita.

Il sistema a fasce resta l’unica opzione considerata al momento.

Emanuela Toparelli

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Emanuela Toparelli