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Straordinaria scoperta nel deserto: stupore negli archeologi. Cosa hanno riportato alla luce

Pubblicato da
Magda Killa Lalla Cirignano

Straordinaria scoperta nelle dune de deserto: tanto lo stupore negli occhi degli archeologi. Cosa hanno riportato alla luce? Scopriamolo.

Deserto, incredibile scoperta
Deserto (Foto da Pixabay -ultimaparola.com)

Anche la più piccola scoperta archeologica è di fondamentale importanza per comprendere al meglio la storia dell’umanità. Le ragioni per cui sono significative riguardano la conservazione del nostro patrimonio culturale; i siti archeologici ci forniscono infatti un grande numero di informazioni sugli usi e costumi delle passate civiltà.

Sono, dunque, una prova tangibile della nostra storia e consentono di conseguenza agli studiosi di poter tracciare l’evoluzione delle culture. Attraverso le scoperte, è possibile capire quali sono state le tecnologie utilizzate, le religioni professate, gli scambi commerciali e le interazioni che si sono tenute nei secoli.

Ci permettono di preservare quella che è stata l’identità culturale di un popolo, proteggerne i valori nel tempo e studiarne le tradizioni. Risale a pochi giorni fa una scoperta davvero sensazionale avvenuta nel deserto della Giordania. Il tutto è stato coordinato dagli archeologi dell’Università di Oxford che avevano l’obiettivo di finalizzare alcuni siti archeologici del Medio Oriente.

Scoperta nel deserto: riportato alla luce un insediamento romano del 160 d.C.

Scoperta (Foto da Pixabay -ultimaparola.com)

Come accennavamo in precedenza, i lavori di scavo sono stati portati avanti da un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford che stavano analizzando i siti archeologici della Giordania. Un rinvenimento più unico che raro, avvenuto sotto le dune del deserto: si tratta di antichi insediamenti romani.

Secondo una prima ricostruzione, questi potrebbero risalire al 160 d.C. e non viene escluso un collegamento con quella che fu la conquista da parte del popolo romano del regno dei Nabatei. Questa scoperta è in grado di aiutarci ancora di più nella comprensione di quelli che sono state le espugnazioni militari.

Inoltre, secondo gli archeologi questi campi, che risultano essere perfettamente conservati nel tempo. avevano degli ingressi opposti su ciascun lato e con molta probabilità furono costruiti come aree temporanee che dovevano essere adoperate durante le campagne nel deserto.

Mi sono stati rinvenuti diversi e anche questo aspetto a particolarmente stupito di studiosi: è stata identificata una distanza che si aggira tra i 37 e i 44 km l’uno dall’altro e anche questo dettaglio viene considerato cruciale per la scoperta. Si presuppone dunque che era un percorso molto probabilmente dedicato alla fanteria.

Magda Killa Lalla Cirignano

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Magda Killa Lalla Cirignano