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Cronaca

Olindo e Rosa restano in carcere: per la procura rimangono i i colpevoli della strage di Erba

Pubblicato da
Lucia Testa

Olindo e Rosa non avranno scampo alla giustizia, la Procura ha sentenziato e le prove racimolate in questi ultimi tempi non bastano a scagionarli. Non si ammettono repliche.

tribunale di giustizia
tribunale di giustizia(foto da Pixaby-Ultimaparola.com)

Il fatto Olindo e Rosa lo abbiamo ascoltato per svariati mesi molti anni fa.  Si ritorna subito in quel luogo e in quel condominio dove accadde la strage di Erba. Perirono una mamma e il suo piccolo bambino, una vicina di casa e venne ferito un altra persona che riuscì comunque a sopravvivere.

Fu proprio lui ad indicare in Olindo il terribile mandante degli omicidi che alla fine appiccò il fuoco nella speranza di cancellare tutte le impronte. Il caso fece il giro della penisole e gli inquirenti si misero subito al lavoro per trovare la dinamica e di conseguenza i colpevoli.

Furono accusati Olindo e Rosa, la coppia che viveva al piano di sotto nello stesso stabile. In molti dichiareranno che tra i carnefici e le vittime non correva un buon rapporto. C’erano spesso attriti e si finiva sovente con il litigare. Erano accusati di essere rumorosi.

 

Olindo e Rosa hanno perso l’occasione di ritrovare la libertà persa. La Procura ha dato l’ennesimo verdetto non trovando prove specifiche che dettano il contrario del loro coinvolgimento

Olindo e Rosa in carcere(foto da youtube-Ultimaparola.com)

Raffaella Castagna era una bella ragazza italiana che aveva sposato Azouz Marzouk , erano genitori di Youseff di due anni. Nel momento della strage in casa solo il tunisino non c’era e nell’incendio morirono madre, figlia, nonna, Valeria Cherubine. Ce la fece a salvarsi a anche se ferito gravemente Mario Frigerio.

Negli ultimi tempi ci sarebbero delle situazioni che proverebbe la loro discolpa nella tragedia di Como ma il procuratore non ha voluto prenderle in considerazione. Asserisce che allora furono proprio Olindo e Rosa a descrivere dettagliatamente tutte le scene orribili di cui alla fine si accusarono:

«Confessioni dettagliate sino alla descrizione di ogni minimo e più atroce particolare»…Corpose e approfondite sentenze che non lasciano spazio a perplessità…correttezza dell’operato del pubblico ministero e dell’Arma dei carabinieri».

I due sposi rimangono in carcere, l’ergastolo non glielo toglie nessuno. Le prove degli omicidi sembrano essere già stati valutati e il procuratore di Como non vuole sapere ulteriori ragioni e non sembra propenso a rivalutare di nuovo il difficile dramma del 2006.

Lucia Testa

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Lucia Testa