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Cronaca

Tragedia Marmolada, non si fermano le indagini sulla strage. La FOTO sconvolge l’opinione pubblica

Pubblicato da
Magda Killa Lalla Cirignano

Tragedia Marmolada, non si fermano le indagini sulla strage del 3 luglio. La FOTO sconvolge l’opinione pubblica. Cosa sta emergendo? 

Tragedia Marmolada indagini
Marmolada (Foto da Pixabay)

La tragedia avvenuta sulla Marmolada il 3 luglio ha sconvolto tutto il nostro Paese. Un crollo del tutto inaspettato ha causato un alto numero di morti e feriti. La caduta del ghiaccio è stato provocata quasi sicuramente dall’eccessivo caldo si è abbattuto sul territorio.

Come abbiamo appena accennato si è trattata di una vera e propria tragedia. Sale a undici il numero delle vittime accertate dai soccorritori. Sette, invece, i feriti ricoverati nei vari ospedali della provincia di Trento a causa dell’alto numero di lesioni riportate.

Tragedia Marmolada, lo scatto mostra la presenza di un lago in prossimità del ghiacciaio. Sconcertante

Immediatamente si sono aperte le indagini presso la Procura di Trento che sta continuando ad analizzare senza sosta quanto accaduto quella domenica. Emerge una foto risalente a maggio che sconvolge l’opinione pubblica.

Non si fermano le indagini sulla strage della Marmolada. Sono state aggiunte ai fascicoli altre testimonianze sull’accaduto. Tra le tante emerge una foto scattata dalla guida alpina Hans Peter Eisendle che vede la presenza di un lago proprio in prossimità del ghiacciaio.

Attualmente si sta cercando di ricostruire la dinamica della triste tragedia. Tante le persone ascoltate e tanti i pareri scientifici che stanno intervento per quanto riguarda l’aspetto idraulico. Siamo sconvolti e sconcertati – questa la dichiarazione che riecheggia.

Al momento ogni accesso al pubblico è stato vietato per consentire agli esperti di lavorare in maniera serena. Prevedere l’immane strage era pressoché impossibile. Queste le parole del procuratore capo di Trento. Aperta una inchiesta per disastro colposo.

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Si ritiene opportuno ritenere che la responsabilità sia dovuta all’eccessivo caldo che ha interessato il Paese già a partire da maggio. Le temperature da record, infatti, non sono altro che la prova del cambiamento climatico in corso.

Magda Killa Lalla Cirignano

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Magda Killa Lalla Cirignano